Mercoledì Santo. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Vangelo della Lavanda dei piedi (Gv 13,1-15)
13 Апрель 2022 | продолжительность: 29:25
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Preghiera del Mercoledì Santo
E' l’ultima sera della vita di Gesù. A cena inoltrata Gesù si alza da tavola, depone le vesti e si cinge i fianchi con un asciugatoio, poi prende un bacile con dell’acqua, si dirige verso ognuno dei dodici, si inginocchia davanti a loro e gli lava i piedi. E fa così con ogni discepolo, anche con Giuda che sta per tradirlo. Pietro, appena vede avvicinarsi Gesù, reagisce: “Signore, tu lavi i piedi a me?”.
Ma come il Maestro lava i piedi al discepolo? È un gesto che non si capisce con la logica normale di questo mondo. E Pietro preso ancora tanto da questa logica non capisce, vuole rifiutare il gesto affettuoso di Gesù che però aveva prima spiegato: “Chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come uno che serve”. Ma com’è difficile capire un amore che si fa servizio! E possiamo dire in questa Pasqua come è difficile disarmare il cuore, lasciare che l’amore lo tocchi.
Il Vangelo della lavanda piedi esorta i discepoli a chinarsi e a lavarsi i piedi gli uni gli altri. È un comando nuovo. Anche per noi. Lo abbiamo sentito varie volte. Ma oggi è nuovo. Sì, davvero è nuovo. Mentre gli uomini si combattono e fanno la guerra, Gesù lava i piedi ai discepoli: quale abisso!
Gesù è il nostro Maestro e vogliamo seguirlo con maggiore attenzione mentre i tempi che viviamo ci parlano del dolore della guerra, della divisione.
0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio
8:30 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 13,1-15)
10:16 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 13,1-15)
Dal Vangelo di Giovanni
(Gv 13,1-15)
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo". Gli disse Pietro: "Tu non mi laverai i piedi in eterno!". Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me". Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!". Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti". Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete puri".
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.
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